Chi c’è dietro Un calcio alla sfortuna? Intervista a Marco Vassallo

marco vassallo

Ci avviciniamo alla scrivania e troviamo Marco davanti al computer intento a guardare una partita di tennis. Djokovic contro Thiem. Sollecitato, distoglie un attimo lo sguardo dal monitor e comincia, giustamente, a degnarci di una doverosa attenzione.

Di cosa parla il tuo blog Un calcio alla sfortuna? Come mai hai scelto questo tema e questo nome?

«Sono appassionato di sport, che è il motivo per il quale faccio il giornalista. Nel mio blog ci sono storie sportive soprattutto di tennis e di calcio, le mie discipline predilette. Storie in cui l’esito di una partita o di un evento è stato influenzato da una componente metafisica. Scaramanzia, superstizioni, miracoli.»

Il post che ti piace di più? E perché?

«Il post che mi piace di più è quello su Gigi Meroni. Parla di un grande giocatore del Torino degli anni ’60 che è stato investito da un giovane Attilio Romero, tifoso granata. Ironia della sorte, Romero anni dopo sarebbe diventato presidente del Torino. È bello notare che a volte, nella vita e nello sport, quelle che sembrano coincidenze in realtà sono i passi decisi del destino.»

Hai altri interessi oltre a ciò di cui parli nel blog?

«Sì, un’altra mia grande passione è la musica. Per gran parte della mia vita ho pensato che quella sarebbe potuta essere la mia strada. Suono la chitarra, il basso e canto. Non me la cavo male, infatti con le serenate ho conquistato la mia ragazza Gaia Terzulli, che è già stata intervistata da Spotlight. Mi è sempre piaciuto il mondo della cultura: stare con le altre persone e trasmettere qualcosa agli altri. Avevo preso in considerazione l’insegnamento, ma la mia passione per la scrittura mi ha portato verso il giornalismo. Inoltre, come dicevo, appena posso gioco a calcio e tennis.»

Perché vuoi fare il giornalista?

«Mi piace raccontare storie. Il giornalismo è un canale con il quale posso arrivare a parecchie persone. Sono molto bravo in televisione, soprattutto per la mia bellezza, qualità che mi ha contraddistinto fin dalla tenera età e che mi ha portato avanti nella vita. Ho iniziato quasi per caso dopo l’università. In un attimo sono passato dal giornale online della mia città, Avellino, a Sportitalia, un canale televisivo nazionale. Dopo tanta gavetta e tante soddisfazioni, ho trovato lavoro in Molise: una realtà che è riuscita a sorprendermi. In seguito, per caso, sono riuscito a entrare alla Tobagi

Come ti vedi tra 5 anni?

«Come dice il mio blog, è tutta questione di fortuna o sfortuna. Potrei condurre un telegiornale di una grande emittente o tornare in Molise a dedicarmi ad attività di stampo agricolo. Altra ipotesi è vivere a spese della mia ragazza che è di buona famiglia.»

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