Di cosa parla il tuo blog Parole Sante? Come mai hai scelto questo tema e questo nome?
«Il mio blog parla di ciò che c’è dietro alle parole del momento. Prendo una parola molto utilizzata nell’informazione, sui social, in generale una parola molto “calda”. Cerco di capire come è nata, la radice etimologica, come si usa, se la usiamo nel modo corretto e alcuni esempi del suo utilizzo nella comunicazione quotidiana.
Ho scelto questo tema perché mi è sempre piaciuto cercare le radici delle parole e perché mi interrogo molto spesso sull’opportunità dell’utilizzo di certe parole soprattutto nel mondo dell’informazione. Citando Nanni Moretti, «le parole sono importanti».
“Parole Sante” perché è un’espressione semplice e diretta che rende bene l’importanza quasi sacrale che dovrebbero avere le parole per ognuno di noi a prescindere dal mestiere che facciamo.»
Il post che ti piace di più? E perché?
«Il post che mi piace di più è quello sul populismo perché mi ha permesso di scoprire molte cose su una parola che ormai usiamo sempre e perché ho ricevuto feedback dai miei amici. Inoltre ricordo con piacere il post sul ghosting perché ho fatto un gran lavoro di ricerca dato che su internet era disponibile poco materiale. Nel comportamento del ghoster ho rivisto alcune piccole cose che facciamo tutti.»
Hai altri interessi oltre a ciò di cui parli nel blog?
«Mi piacciono molto le lingue straniere e adoro trovare collegamenti tra le diverse culture. Adoro correre, soprattutto la mattina presto. Ho fatto delle mezze maratone a Genova, la mia città natale. Mi piace molto la satira, soprattutto quella scorretta. Uno degli strumenti comici che prediligo sono i meme.»
Perché vuoi fare il giornalista?
«È difficile trovare le parole, ma è una professione che mi affascina tremendamente. Negli ultimi anni mi sono appassionato al video come mezzo di comunicazione. Reputo molto importante la scelta delle immagini in un video.»
Come ti vedi tra 5 anni?
«Tra 5 anni mi immagino a Milano a fare un lavoro magari mal pagato, ma che mi soddisfi. Che mi dia un motivo per alzarmi la mattina. Spero di riuscire a bilanciare la vita privata con quella professionale senza diventare uno psicopatico, ma soprattutto spero di non avere la panza come tutti i giornalisti.»
Un pensiero riguardo “Chi c’è dietro Parole Sante? Intervista a Marco “Mango” Bottiglieri”